La transumanza è patrimonio Unesco
Primiero - La vita dei pastori nel Vanoi
La transumanza, ovvero la pratica pastorale di migrazione stagionale del bestiame verso condizioni climatiche migliori, è stata inserita tra i patrimoni culturali immateriali dell'UNESCO.
La decisione è stata presa a Bogotà, a conclusione dell'iter procedurale per l'inserimento tra i patrimoni culturali immateriali dell'UNESCO portato avanti da tre paesi diversi: Austria, Grecia e Italia, con la Provincia di Bolzano rappresentata dall'Associazione culturale Senales.
La transumanza rappresenta un aspetto caratteristico della vita di montagna, e in un certo senso la rappresenta in maniera ideale. Un tesoro da conservare, prima ancora che un brand per il marketing turistico.
Una tradizione da preservare e comunicare come ha fatto nel 2017 il progetto “Pastori, pecore e lane” promosso dal Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino, in collaborazione con il Circolo Culturale Castelpietra, La Biblioteca Intercomunale di Primiero, l’Associazione Fea de Lamon ed artigiani e allevatori locali con la mostra fotografica di Gianfranco Rado “Sguardi contemporanei”.
I fratelli Fronza, dicembre 2009
Il progetto oltre a mostrare straordinarie immagini di vita, ha dato voce e volti alle persone che lavorano per il recupero dell’allevamento ovino e delle sue molteplici filiere con il riutilizzo di porzioni abbandonate di territorio, la riattivazione di una filiera locale della lana, la tutela delle razze ovine tingola e lamon, e si lavora per produrre e valorizzare i prodotti alimentari di pecora (come la carne de gnel e la carne fumada de feda).
foto R. Magrone - pastori in val di Fiemme (Trentino Marketing)
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