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Stelle al castello, sfilata di chef al Buonconsiglio

Trento: successo per ''Autumnus'', vetrina per 100 eccellenze enogastronomiche

(Corona Perer - 28/9/2021) Una cena in grande stile con chef stellati, nella magia del Castello del Buonconsiglio in notturna. Gran finale per la prima edizione del Festival Autumnus conclusosi dopo tre giorni di degustazioni, approfondimenti, laboratori, caffè scientifici e show cooking,con un eccezionale adunata di chef stellati.

"Stelle al Castello" ha chiuso in bellezza la tre giorni di eventi che ha radunato 100 eccellenze dal 24 al 26 settembre, tutte impegnate a proporre un viaggio tra i sapori della terra trentina per riscoprire le radici e le tradizioni che hanno dato vita ai prodotti simbolo del territorio.

L’iniziativa a cura della Pro Loco del Centro storico di Trento nata per valorizzare e promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio e dare risalto alla bellezza e alla varietà dei prodotti delle nostre zone, ha centrato l'obiettivo.

Il clou dell'evento per una ristretta cerchia di fortunati si è avuto al Castello del Buonconsiglio dove gruppi scaglionati hanno potuto assaggiare autentiche prelibatezze. Si è iniziato con la pasta e fagioli alla trentina impreziosita dalle lumache proposto dallo chef Peter Brunel, del ristorante Gourmet di Arco.

Si è proseguito con una freschissima insalata di salmerino con lattuga ubriacona dello chef Matteo Felter venuto del Grand Hotel Fasano & Villa Principe.

Sapori antichi e medievali nella minestra di rape con la mela Golden, il canederlo e il baccalà dello chef vicentino Nicola Portinari, del Ristorante La Peca a Lonigo che nella loggia Veneziana ha proposto un piatto degno di un principe vescovo.

Magistrale il canederlo di stracotto di pollo, con brodo di ovuli, aglio orsino e cappuccio fermentato dello chef Nicola Laera venuta da Corvara dove dirige la brigata della
la Stüa de Michil Hotel La Perla (Alta Badia). Il piatto che richiede una lunga e sapiente preparazione per poter restituire sapori veri e autentici, è andato in cena nella loggia del Romanino.

E per finire il coniglio in casseruola con orzo e salsa alle erbe ed aglio, di Riccardo Agostini venuto dal ristorante Il Piastrino di Rimini.

Non poteva mancare il dessert della pastry chef Maria Novella Salani che lavora con Peter Brunel: le uova alla Celestino, una merenda medievale al profumo di Rosa e cannella.

Il festival che puntava alla sperimentazione e alla poetica senza dimenticare le origini di una cucina povera ed essenziale con i frutti della terra, ha raggiunto il suo culmine con sfilata di grappe invecchiate a cura dell'Istituto Trentino della Grappa, e si è chiusa lasciando pienamente soddisfatti palati esigenti, esperti, curiosi e semplici buongustai ma anche i giornalisti di settore, selezionati da Sandra Paoli per un breve e intenso press-tour.

Autumnus ha anche offerto interessanti lezioni-degustazione guidate, dedicate al Teroldego e all'olio di oliva del Trentino, con un approfondimento sul Frantoio dell'Agraria di Riva dove la lavorazione dell'oliva non produce alcun residuo di lavorazione e tutti i sottoprodotti sono rilavorati per produrre materiali riutilizzabili.

La manifestazione è stata possibile grazie alla collaborazione di tanti enti, imprese e associazioni. con i bravi volontari della Pro Loco del Centro Storico a darsi da fare per assicurare distanziamento senza pregiudicare il divertimento.

Grazie al convolgimento di Fondazione Edmund Mach nella tre giorni di Trento si è parlato anche di mele antiche e varietà sviluppate per la moderna agricoltura trentina, dei benefici dei piccoli frutti e della trota al salmerino e poi delle colazione sostanziose ideali per la salute e il benessere della persona. Ed ancora di viti resistenti, alcune delle quali risultato dell’attività di miglioramento genetico nei campi sperimentali della Fondazione.
Salotti scientifici che hanno dato un quid di scienza ad un evento... tutto da gustare.

info: AUTUMNUS TRENTO