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Trento, città aperta?

Dalle ordinanze no-alcol alle telecamere e piattaforme per spiare ciò che si dice nel web: c'era una volta la città della qualità della vita

Dalle ordinanze no-alcol alle telecamere che violano la privacy, fino alle piattaforme per spiare cosa si dice e cosa si scrive: c'era una volta la città della qualità della vita. Si chiamava Trento. Oggi è la città che ospita sperimentazioni di controllo sociale sotto...mentite spoglie.

L'ultimissima notizia arriva sempre da FBK Trento, la capoclasse, la secchiona si potrebbe dire:  l'ultima idea riguarda una piattaforma che attraverso strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia, possa rilevare automaticamente i discorsi d’odio e la disinformazione online, valutarne il “potenziale virale” e creare contro-narrazioni basate sul dialogo. ''... si potranno stimare i cambiamenti determinati da questi interventi, al fine di realizzarne di sempre più mirati e tempestivi, anche per prevenire la polarizzazione e la diffusione di discorsi razzisti, xenofobi ed intolleranti''. Cioè non solo controllano ma ti dicono anche che che cosa (a loro dire) causi.

Si chiama Hatedemics e nasce dai ''geni'' di Fondazione Bruno Kessler da dove si spiega che come sempre si tratta di progetto: durerà due anni. In pratica verrà sviluppata una piattaforma ''....di cui potranno avvalersi ONG, giornalisti, fact-checker, autorità pubbliche e studenti per affrontare l’odio online e le fake news in maniera tempestiva ed efficace, contrastando quei crimini d’odio radicati nella disinformazione che vanno a colpire i gruppi più vulnerabili''. La sperimentazione avverrà in Italia, Malta, Polonia e Spagna.

“Con Hatedemics”, spiega Marco Guerini, responsabile dell’Unità LanD alla FBK e coordinatore del progetto, “la lotta contro l’odio e la disinformazione online diventa una missione concreta e condivisa, un’opportunità per costruire un futuro digitale più inclusivo e rispettoso. Il nostro obiettivo è trasformare il Web in uno spazio sicuro e informativo, dove la ricerca della verità e il rispetto degli altri siano i pilastri di ogni interazione''.

Avanti dunque con il controllo sociale nella città (chiusa) che eccelle anche per aver ospitato circoli (chiusi) di potenti sconosciuti: ci si riferisce al recente G7, delle cui decisioni nulla o poco è stato detto visto che il tam-tam mediatico c'è stato per 7 giorni prima e un (dicasi uno) giorno dopo. Forse Hatedemics è una di queste brillanti decisioni.

Senza dimenticare che non si è ancora spenta l'eco per l caso delle telecamere e dei microfoni messi in piazza per spiare il cittadino e predirme eventuali intenzioni bellicose, sotto la scusa di un (improbabile) anonimato dei dati raccolti. Le multe connesse, comminate dal Garante della Privacy, saranno pagate dalle casse pubbliche. Ed il Comune dovrà anche restituire i fondi necessari al progetto.

Deduzioni: di chi amministra e dei suoi errori, risponde sempre il cittadino.
Ecco questa è Trento, la città modello, la città laboratorio, la città dove tutto il peggio viene importato sempre e prima degli altri.
Sul controllo sociale certamente la prima, la capoclasse.

 

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