Turismo del vino: è boom
Il successo? E' terapia del paesaggio
(Verona 3 aprile 2023) - Boom dell'enoturismo. Il motivo del successo? Il Turismo del vino è terapia del paesaggio!
Le cantine turistiche del Movimento Turismo del Vino hanno triplicato i loro numeri. Da un'indagine presentata a Vinitaly 2023 emerge anche che è determinante il ruolo delle donne nelle cantine turistiche.
La tipologia di cantina turistica più diffusa in Italia è quella piccola e familiare (39%) che appare particolarmente presente in Campania, Puglia e Umbria. Seguono le cantine con rilevanza storica o architettonica (14%) che hanno le percentuali più alte in Veneto e in Piemonte. Le imprese con marchio famoso o storico sono il 12% del totale e sono particolarmente diffuse in Veneto e Sicilia.
Piemonte, Toscana, Friuli e Sicilia si caratterizzano per imprese del vino con particolari bellezze paesaggistiche e naturalistiche (11%) mentre in Puglia e in Umbria è più alta la quota di cantine ben organizzate per l’incoming.
«Siamo molto soddisfatti – sottolinea Nicola D’Auria, Presidente nazionale Movimento Turismo del Vino – della crescita dei servizi enoturistici avvenuta negli ultimi 10 anni. E speriamo che tutte le Cantine del Movimento, comprese quelle lontane da itinerari e flussi turistici consolidati – criticità emersa in modo chiaro dalla ricerca – possano contribuire a risvegliare e coinvolgere i diversi territori. Ma un dato emerge in modo chiaro e incontrovertibile: se prima il turismo del vino viaggiava spedito, ora corre velocissimo. E non c’era notizia migliore per celebrare il 30° compleanno della nostra associazione».
L’indagine evidenzia due elementi critici: il 44% delle cantine sono lontane dai circuiti turistici o enoturistici, problema particolarmente evidente in Friuli Venezia Giulia, Umbria e Campania. Inoltre, la metà delle cantine chiude al pubblico nel fine settimana e nei giorni festivi. Chiusura che riguarda anche molti uffici turistici, costituendo un serio problema rispetto ai flussi dei visitatori che sono invece concentrati nei giorni di festa.
Ed è anche un'opportunità istituzionale. «Essere Città del Vino rappresenta sempre più un valore aggiunto – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica. Per i 145 sindaci intervistati, infatti, essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare il vino e la sua cultura (per il 76%); essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico (65%); avere una capacità di raccontare e di creare occasioni di promozione del territorio, dei suoi prodotti e delle sue aziende (48%).
Il rapporto evidenzia anche gli ambiti in cui i Comuni possono migliorare per favorire l’enoturismo: potenziamento degli uffici di informazione turistica e loro apertura nei giorni festivi; sostegno alla formazione del personale anche per gli uffici pubblici in materia enoturistica; dotazione di strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale; maggiore condivisione delle collaborazioni e fare sempre più rete.
foto #visitTuscany
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I TOUR DEL VINO
Vagare per le vigne significa incontrare persone, storie, tradizioni e sapori
Se volete fare un Tour eno-gastronomico immersi nelle colline del Prosecco, vedere le città d’arte, entrare in Musei, Ville Venete e Castelli e degustare tutto i buono che c'è, Onda Verde Viaggi è un operatore che ci sentiamo di consigliarvi ad occhi chiusi. Ha sede a Follina e si avvale di navette per piccoli gruppi con la massina attenzione per le esigenze di sanificazione, come il periodo richiede.
Creare un’attività che resiste all'ondata di mercato on-line dove tutti, sembra fare tutto in barba a leggi, licenze, fatturazione, tasse, è una responsabilità. Ed essere autista nel settore del noleggio con conducente (per il quale peraltro ci sono esami e licenze da superare e ottenere) richiede preparazione.
''Sono convinta che le agenzie di viaggi nonostante l'incertezza che abbiamo vissuto debbano evolversi nella programmazione dell’offerta turistica - afferma la titolare Pierina Vibbani - Io opero nell’outgoing ma soprattutto nell’incoming. Essere anche info point turistico, e fornire direttamente servizi, ci mette a contatto con le persone, con la domanda con le esigenze reali.Servono dedizione e passione, e a me piace molto guidare le persone alla scoperta del territorio che amo.
E' grazie ad agenzie come questa che è possibile entrare anche in posti esclusivi chiusi ai più. Come la Abbazia Benedettina di Vidor che fu fondata all'inizio del XII secolo per custodire le reliquie di Santa Bona. Un muro di cinta circonda tutto il complesso abbaziale, composto dalla chiesa, dal chiostro, dalle abitazioni e dall'ampio giardino. Il sito rientra fra i luoghi bersagliati durante la Grande Guerra, quando tutta la zona del Quartiere del Piave fu sottoposta al tiro delle artiglierie italiane e alleate.
Oppure visitare i colli del prosecco e abbinare una visita alla meravigliosa Abbazia Cistercense Santa Maria di Follina, eretta nel XII sec. e a pianta latina con la facciata rivolta a ponente e l’abside rivolta a levante proprio come prevedeva la simbologia cistercense. Meraviglioso lo splendido chiostro, di età precedente alla basilica e perfettamente conservato portato a termine nel 1268, ricco di simbologie bibliche e di messaggi eterni, come l'invito all'unità espresso dalle colonne abbracciate tra loro.
Vagare per le vigne significa incontrare persone, storie, tradizioni e sapori.
Ondaverde da questo punto di vista è perfettamente attrezzata per fare di ogni visita una vera esperienza. La trovate a Follina, accanto all'Abbazia, in Via Pallade 2.
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