Turismo: Europa cara ma attraente
Report viaggi Allianz Trade: i dati dell'estate 2023
Rapporto viaggi: Europa più cara ma è ancora la più attraente. Allianz Trade ha analizzato i primi numeri dell’estate 2023: il 41% dei viaggiatori spende più di 1.500€ per una settimana di vacanza nonostante le tariffe giornaliere per camera in media iano passate da 156€ nel 2022 a 212€ nel 2023.
Europa a caro costo dunque, eppure Europa ancora attrattiva. L’analisi sulle vacanze estive 2023 di Allianz Trade,certifica che paesi del Sud come Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Croazia, nonostante l’aumento dei prezzi di questa torrida estate 2023, sono ancora invitanti rispetto ad altre mete in giro per il mondo.
Così l’inflazione alta, che trascina al rialzo i prezzi di aerei, alloggi e cibo, non scoraggia i viaggiatori, infatti, il 41% degli stessi (rispetto al 33% dell’anno precedente) spenderà più di 1.500 euro per la vacanza estiva. Questo perché il confronto con il resto del mondo induce a preferire le mete più vicine dove il costo del trasferimento è accettabile se paragonato a destinazioni come i Caraibi, gli Stati Uniti ed alcune mete premium come il Belize, le Maldive, le Mauritius, le Seychelles e lo Sri Lanka. Le Bermuda, tra le altre, rimangono la vacanza più costosa tra le destinazioni globali, tre volte più cara dell'Europa meridionale.
Il confronto con i dati pre-pandemia
Confrontando i dati di questa estate con quella del 2019, scopriamo che il parametro che si riferisce ai ricavi per passeggero-chilometro (RPK), all’interno dell’Europa, ha raggiunto il 92% nel primo trimestre dell’anno, mentre i volumi di vendita dei biglietti aerei da maggio a settembre hanno già toccato il 91% dell’ultimo anno pre-Covid. Il turismo rappresenta la quota maggiore del valore aggiunto lordo totale in Croazia (11,3%), in Portogallo (8,1%), in Grecia (7,7%), in Spagna (6,9%) e in Italia (6,2%). Ciò rischia di provocare una dipendenza strutturale dai turisti stranieri e una crescente vulnerabilità agli shock esogeni (come insegna la pandemia). Si corre anche il rischio di perpetuare i problemi del mercato del lavoro come la prevalenza di posti poco qualificati e un altrettanto bassa produttività. Nel frattempo, l'Europa meridionale dovrebbe investire nel turismo sostenibile per garantire la conservazione degli ambienti naturali e del patrimonio culturale per le prossime generazioni, ragionando su un miglioramento delle infrastrutture.
Il caro alloggi non scoraggia i vacanzieri
Oltre ai rincari degli alimentari, l'alloggio è diventato più costoso, condizionato da una domanda “alle stelle” e dal deciso aumento delle tariffe degli hotel, per far fronte a bollette energetiche più elevate. La tariffa giornaliera per una camera d'albergo in media è balzata a 212€ nel primo trimestre dell’anno, in rialzo, confrontando i 156€ nel 2022 e i 129€ del 2021.
Ma ciò non ha scoraggiato viaggiatori: anche il tasso medio di occupazione negli alberghi continua ad aumentare (dal 48% del 2021 al 62% di oggi, il "normale" pre-pandemia era del 71%). Si prevede che i viaggi all'interno dell'Europa cresceranno del 20% quest’anno, per circa 515 milioni di arrivi (rappresentando l'89% del 2019) e del 14% nel 2024.
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