foto by Castel Coira
foto by Castel Coira
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Val Venosta, Castel Coira

Un piccolo angolo di mondo che sembra fatato tra castelli, abbazie, masi antichi

(Corona Perer) - La Val Venosta nella parte occidentale dell’Alto Adige è un piccolo angolo di mondo che sembra fatato: castelli, abbazie, masi antichi, paesi raccolti, tradizioni antiche. Siamo all'estremo confine d'Italia, e la vicinanza con la Svizzera è quasi tangibile, ma l'accoglienza è tipicamente tirolese e parla di un popolo che è sempre stato al centro di innumerevoli commerci e transiti. Da qui passarono Franchi e Longobardi, per queste valli  governarono principi, vescovi, vassalli e valvassori.

Tra il Passo Resia e Merano questa direttrice, disseminata di meli, offre pascoli e spianate da cui si diramano valli laterali, sentieri e itinerari di alta montagna verso le cime dei tremila con il Gruppo Ortles- Cevedale cuore del Parco Nazionale dello Stelvio.

Superato Prato dello Stelvio e prima di raggiungere Malles che è di fatto il capoluogo e l'ultimo grande agglomerato urbano prima di procedere verso la Svizzera, si incontra Castel Coira a Sluderno. Fermatevi. Visitarlo è una autentica emozione. Qui si trova l'Armeria privata più grande d'Europa.
 

foto: C.Perer

La storia del Castello inizia il 27 febbraio 1253 all'epoca in cui l’Alta Val Venosta si trovava nella sfera d’influenza del Vescovo di Coira da tre anni che però aveva degli avversari: i balivi di Mazia. Le controversie sfociarono in una faida tra il balivo di Mazia, Egno III, ed il vescovo di Coira, Enrico IV di Montfort: il 27 febbraio 1253 arriva la soluzione. Il vescovo può costruire liberamente e senza intralci un castello o una fortezza su un terreno a sua scelta a piacimento tra Cleven e Laces. Enrico IV scelse una collina all’entrata della Val di Mazia e nasce Castel Coira o “Churberch” come viene nominato in un documento.

Prima pietra già un anno dopo: in stile Romanico cresce il nucleo più antico di Castel Coira che presenta tutti gli elementi di una tipica fortezza medievale. Nel periodo tardo gotico ci sarà una estensione del castello che nel Rinascimento diventerà una vera e propria residenza rinascimentale. In mezzo però ci furono diverse zuffe: intorno al 1357 la faida con la famiglia di Mazia riesplode e il torrione viene distrutto fino alle sue fondamenta.

E' medievale il muro di cinta con cammino di ronda che racchiude l’ampio cortile da dove svetta il maschio. All’esterno delle mura la piccola cappella del castello in stile romanico, consacrata nel 1334, e a sud, l’antico torrione “Pfaffeneck” che sorveglia l’accesso al castello.

Con la presa in possesso di Castel Coira da parte dei conti Trapp all’inizio del XVI secolo, hanno luogo modifiche e ampliamenti e il complesso assume le dimensioni e la forma attuale con la torre del portale, un campanile, edifici abitativi tra il palazzo e il maschio (stalle, la casa del mangime che diveterà l’attuale armeria, granai, magazzini, un piccolo panificio e un affumicatoio e immancabile ...la prigione).

Nella seconda metà del XVI secolo l’antico castello è già una magnifica residenza rinascimentale con sontuose decorazioni. L'ampio cortile interno viene attorniato da un meraviglioso loggiato con colonnato affrescato con figure allegoriche a tema filosofico e l'albero genealogico dei Trapp.

foto: C.Perer

E' Giacomo, ora, il Dominus, e la sua stanza arredata e decorata da sofisticati affreschi dice la sua prestanza. I lavori al castello proseguiranno in epoca barocca, con tappezzerie, stufe in maiolica, la Sala degli Antenati, quella del Biliardo, l’appartamento del castellano (ultimato nel 1800).
 

La Stanza di Giacomo
 

A tutt'oggi è un castello abitato. Il Conte Johannes Trapp ama questo maniero e lo visita stagionalmente. Una bandiera segnala la presenza della famiglia e come il nonno Gotthard Trapp cura la conservazione con particolare attenzione all'Armeria che egli ha creato nel 1889 dalla riconversione della grande casa del mangime. Sempre al nonno si devono nel 1908 gli interventi di scoprimento degli affreschi su pareti e soffitti nel loggiato che fu imbiancato con la calce nel XVIII secolo (per visitare il castello si può scrivere a info@churburg.com).

Visitato Castel Coira, e proseguendo verso Nord, appare Marienberg, l'Abbazia dei Benedettini di Monte Maria in Val Venosta. Qui il tempo si fa eterno. L'abbazia sorge appena sopra Burgusio, frazione di Malles ed è il monastero più alto d'Europa (1.335 metri) ed uno dei più importanti del Tirolo storico.

foto by www.marienberg.it

 

Oggi l'abbazia arricchita da un museo e dotata di una foresteria, appartiene alla Congregazione benedettina di Svizzera. La Chiesa di Nostra Signora, dedicata alla Vergine Maria, è in stile romanico, ma il suo arredo è barocco. Presentava tre navate risalenti al XII secolo; fu in seguito trasformata in stile barocco, nel 1643 e nel 1648, dall'allora abate Jakob Grafinger.

La cripta romanico-bizantina, che è la parte più antica dell'edificio e che non ha subito modifiche nel corso della storia, è chiusa attualmente per lavori. Ospita affreschi romanici con influssi bizantini, esempio rarissimo in tutta la regione alpina. Fu consacrata nel 1160 dal vescovo di Coira Sant'Adalgod che la destino' come il primo luogo di culto. Oggi i monaci coltivano il silenzio e una nuova passione: la meteorologia (dell'Abbazia di Marienberg ve ne parliamo > qui).

La vacanza migliore per gustare la tradizione altoatesina? Gli hotel in zona sono sempre ottimi (l'ospitalità  tirolese è ormai leggendaria), ma una vacanza in maso permette di avvicinare tradizioni di famiglia, vita agreste, senza per questo nulla togliere all'agio di una vacanza di qualità. Una vacanza in agriturismo, consente di portare a casa il ricordo di giornate indimenticabili in Val Venosta.

Noi abbiamo potuto testare l'ospitalità della famiglia Wallnöfer titolare di Hof am Schloss a Prato dello Stelvio, direttamente ai piedi di Castel Montechiaro, altro maniero che si incontra in Val Venosta in linea d'aria con Castel Coira.

Castel Montechiaro foto c.perer


Il Maso è il posto ideale per  le famiglie: i bambini hanno spazio a sufficienza per divertirsi in tutta sicurezza. Ci sono anche tanti animali, un piccolo parco e una sala giochi. Tutti gli appartamenti e la casa vacanze sono completamente attrezzati e arredati con cura.

Il massimo dei piaceri? La colazione del mattino che arriva in cesto, ed è ricca di ogni ben di Dio.

Nel negozio del maso si possono trovare formaggi e la carne che proviene esclusivamente dal bestiame di proprietà e poi la frutta trasformata in succhi (ottimo quello di mela). Tutta produzione propria. I prodotti hanno il sigillo di qualità Roter Hahn - Gallo Rosso, che viene assegnato annualmente da un comitato indipendente che giudica i prodotti da valutare attraverso una degustazione alla cieca. Nel reparto carne e salumi ampia scelta di carne di mucca nutrice, speck in diverse varianti, carne secca, Kaminwurzen (gli eccellenti salamini affumicati), il salame del contadino e  vari tipi di selvaggina (su richiesta a seconda della stagione).

E se a sera si sente il dolce e piacevole suono della fisarmonica, sappiate che è la titolare Manuela ad azionarla. E' infatti una musicista molto richiesta nelle feste di vallate. Dopo una lunga giornata di lavoro a fianco del marito per l'azienda agricola, i clienti, la stalla e la cura dei quattro figli, si esercita, regalando agli ospiti...un'emozione in più.

Corona Perer
luglio 2024

INFO > www.gallorosso.it
foto in pagina: Corona Perer | Gallo Rosso | O.Galletti

 

Hof am Schloss a Prato dello Stelvio è uno dei Masi Gallo Rosso


Autore: Corona Perer

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