foto by brixen.org
foto by brixen.org
Viaggi & Reportages

il rito del Törggelen

Vino nuovo e fascino... antico

(Corona Perer) - Quando gli alberi in Valle Isarco cambiano i loro colori e l’uva e le mele sono raccolte, allora inizia la stagione del Törggelen.

In autunno la Val d'Isarco offre emozioni che riscaldano il cuore: è il tempo dei colori e le vigne ricamano le colline di tonalità nuove, le temperature ancora miti consentono passeggiate rilassanti tra vigneti e castagneti secolari. E poi ci sono le osterie contadine che offrono i frutti della stagione: il vino nuovo e le castagne, anzitutto.

Il Törggelen, rito antico e contadino si perde nella notte dei tempi. I masi  “Buschenschank” (le osterie contadine) offrono questa usanza. Il Törggelen si fa ogni anno da inizio ottobre fino a fine novembre (> info qui). 

Törggelen deriva etimologicamente da “torggl” (il torchio), l’arnese per spremere le uve (“torquere” significa pigiare), e produrre il vino. Terminata la vendemmia, i contadini andavano in pellegrinaggio da un torchio all’altro per assaggiare il vino novello e scambiarsi le loro opinioni.

Il rito  dell'assaggio del vino nuovo è accompagnato dalla merenda tipica con speck, lo “Schüttelbrot” (il pane duro altoatesino), i canederli, la salsiccia contadina con crauti, la zuppa d’orzo e naturalmente le castagne, che da queste parti vengono chiamate “Keschtn” e sono accompagate dal “Süßen”, il succo d’uva dolce (non ancora fermentato) che poi si tramuta nel “Nuien”, il vino nuovo appena fermentato: il novello dell'Alto Adige.

foto BrixenTourismus

 

In questo periodo in cui le taverne fanno a gara per servire gustosi piatti altoatesini e ovunque si sente il delizioso profumo di caldarroste. Ogni martedì e giovedì dal 5 ottobre al 18 novembre una guida accompagna i partecipanti ad un’escursione attraverso i vigneti intorno a Bressanone per far vivere da vicino questa usanza locale.

Il Grisserhof di Paul Huber (in vicolo Gries a Varna) è il tipico maso che offre il Törggelen originale. Antichissima la proprietà, già attestata fino dall'anno 1000 come proprietà del vicino convento agostiniano dei frati di Novacella che si trova proprio alla sue spalle, separato da una collinetta tutta coltivata a vigneto. Poi i monaci donarono la tenuta al Principe Vescovo di Bressanone che si alimentava con le carni e le verdure prodotte in questo maso, grazie alla "decima" tradizione antichissima che è proseguita fino a una quarantina di anni fa.

Paul Huber ricorda che da piccolino accompagnava lo zio a portare il dovuto al Vescovo: beni in natura e il canone d'affitto. Poi finalmente nel 2005 la Diocesi decise di vendere e i fattori poterono acquistare la tenuta che oggi è una maso ricercatissimo, punta di diamante della catena del Gallo Rosso e "Maso del Gusto 2017". L'agriturismo è un bene architettonico tutelato, sapientemente restaurato ricavando anche un suggestivo appartamento nel fienile per i turisti.

Paul Huber titolare del Grisserhof di Varna (foto O. Galletti)

 

Qui abbiamo assaggiato  i "Blatten" con crauti, piatto della casa: fritelle di patate accompagnate con la tipica salsiccia e un carrè di maiale lesso - assolutamente superiore - su un letto di crauti. E' il piatto tipico che arriva dopo i ravioli ripieni di spinaci e il canederlo al formaggio. In questa locanda, come in molti altri masi del territorio che partecipano alle Eisacktaler Kastanienwochen (le settimane culinarie dedicate alla castagna), si ha la garanzia di mangiare prodotti a km. "zero" e bio: carni tenerissime e verdure dal sapore antico. "Noi le trasformiamo nelle ricette che mia nonna ha tramandato a mia madre che lavora ancora oggi in cucina" afferma Paul Huber.

Le settimane delle Castagne della Valle Isarco iniziano invece a metà ottobre e finiscono la prima settimana di novembre  con molte delizie a base di castagne nelle locande e gasthof del brissinese.

Törggelen al Grasserhof (foto O.Galletti)

 

Alla Gasthof Haller, nella prima collina di Bressanone,  si gode una vista meravigliosa sulla città del Principe Vescovo. Lo chef Simon Pichler e la sorella Teresa Pichler che invece è sommelier diplomata, sono la terza generazione di una famiglia che ha fatto delle ricette della nonna il "must" della casa.

Qui la degustazione va dai ravioli al ripieno di castagne, accompagnati da una spuma delicatissima di ricotta affumicata, fino al risotto di castagne. Anche il tenerissimo guanciale di maiale viene servito con un purè di patate e castagne e la pasticceria della casa, offre la mousse di castagna con il tortino in cui il frutto autunnale esprime il meglio di sè specie se accompagnato con il Moscato Rosa Waldgries. Da provare!

 ravioli di castagne alla Gasthof Haller (foto O.Galletti)

 

Il menù a base di castagne è accompagnato dalla Keschtn Bier, una intrigante Birra di castagna, che viene prodotta a Chiusa dalla Braukeller Gassl.  I suoi ingredienti? Acqua, malto, luppolo, lievito e farina di castagna. Naturale, semplice, dal colore dorato, rotonda e corposa: in un menù gourmet alla castagna sostituisce egregiamente il vino, anzi completa la degustazione.

La birra di castagna (foto O.Galletti)

In autunno si rivela la diversità colorata della natura. È il momento in cui i rossi e i gialli brillanti degli alberi decidui e dei larici risaltano accanto agli alberi sempreverdi come i pini e gli abeti: le foreste, le colline e le montagne si vestono di colori stupendi e offrono meravigliose opportunità per fotografare il paesaggio.

La Valle Isarco è famosa per le sue castagne, protagoniste del Keschtnweg, il Sentiero delle Castagne, che si snoda per oltre 90 km da Varna a Terlano e Vilpiano. Durante le Settimane culinarie delle castagne della Valle Isarco, dal 19 ottobre al 3 novembre, i ristoranti locali propongono una varietà di ricette a base di castagne, dalle zuppe alle puree, per deliziare ogni palato.

Un'altra attrazione culinaria è il Mercato del pane e dello strudel di Bressanone, che si svolge dal 4 al 6 ottobre sulla piazza del Duomo. Qui i visitatori possono gustare un'impressionante selezione di pane appena sfornato e deliziosi strudel. I panettieri e i pasticceri della regione presentano le loro ricette tradizionali e offrono creazioni innovative accanto ai classici. Il mercato non è solo una festa per il palato, ma anche un'esperienza per i sensi, con l'aroma del pane appena sfornato e dello strudel dolce che riempie le strade di Bressanone.

 

foto Alex Filz

E' occasione per conoscere da vicino questa terra, la sua gente e le sue usanze per rendere la vacanza ancora più intensa ed interessante: un'offerta particolare sugli alpeggi di Bressanone e dintorni con prelibatezze nei rifugi e un programma settimanale vario e attivo. Da soli o in gruppo, ci sono "emozioni" per tutti i gusti.

Uno dei sentieri tematici più famosi dell'Alto Adige è il cosiddetto Sentiero delle Castagne in Valle Isarco, «Keschtnweg» in sudtirolese. Il sentiero parte da Varna, nei pressi dell’abbazia di Novacella e corre per oltre 60 km fino a Castel Roncolo presso Bolzano. Un percorso particolarmente amato nella stagione autunnale.

foto Wolfgang Gafriller

Anche l’altra montagna di Bressanone, Monte Ponente ha molte passeggiate per godere di un panorama senza uguali.  L‘escursione ad anello al Monte Ponente porta alle sette chiesette, erette secoli fa e nel frattempo magnificamente restaurate. I sette edifici sacri sono, oggi come in passato, testimonianze di fede cristiana. Ogni anno, la terza domenica di settembre, il Decanato di Bressanone organizza una processione di pellegrinaggio alle sette chiese.

 

per saperne di più: www.brixen.org

 

foto: Brixen.org

www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*

Commenti (0)