Palazzo Te - Loggia di Davide
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Arte, Cultura & Spettacoli

Fondazione Palazzo Te, il luogo dei miti

A Mantova - Fondazione Palazzo Te si prepara a celebrare i suoi 500 anni

Mantova 20.2.2025  - Fondazione Palazzo Te si prepara a celebrare il Cinquecentenario di un luogo di meraviglia, nato dal genio di Giulio Romano e dall’ascesa di Federico II Gonzaga, due giovani uomini capaci, all’inizio del XVI secolo, di condensare nel loro impegno la gloria del passato e una grandezza futura. Lo faranno immaginando e realizzando Palazzo Te per raccontare un sogno fatto di trasformazioni, pace, eroismo, erotismo e che ancora oggi affascina il pubblico di tutto il mondo.

«Palazzo Te riverbera una dimensione utopica, che costituisce un segnale straordinario nella transizione culturale e politica del suo tempo e risuona potentemente nella contemporaneità – spiega Stefano Baia Curioni, direttore della Fondazione –. Questo luogo, proprio per la sua valenza simbolica ormai fortemente sedimentata, è “patrimonio” di tante diverse comunità.  È rammemorazione, ma anche scoperta, che risuona da lontano e parla al presente. E il racconto, fondamentale, che esso propone è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio».

 

Il ricco programma di eventi inizia il 29 marzo 2025 con il riallestimento delle sale introduttive, con una nuova contestualizzazione della narrativa del percorso di visita, arricchito da una selezione di capolavori del Rinascimento. Con prestiti dal Museo del Louvre, l’Albertina di Vienna, il Museo del Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi, l’esposizione Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te, curata da Claudia Cieri Via, è stata concepita in dialogo con gli affreschi del palazzo per esaltare il senso e l’importanza di Palazzo Te come opera d’arte totale e far emergere gli innumerevoli riferimenti che possono scaturire da una lettura più approfondita dei tanti temi che custodisce.

Culmine delle celebrazioni sarà, ad ottobre, il progetto espositivo di Isaac Julien per gli spazi delle Fruttiere, che verranno riaperte dopo un lungo e accurato restauro.

 

Con la curatela di Lorenzo Giusti, Julien attinge al fascino di Palazzo Te per creare un’opera originale in continuità con la potenza immaginifica della dimora gonzaghesca, dimostrando di essere ancora fonte di ispirazione per grandi artisti internazionali.

Il ratto di Europa - Palazzo

Restituendo la dimensione scenografica di festa, di macchina teatrale per celebrazioni che Palazzo Te ebbe sin dall’inizio quando accolse l’Imperatore Carlo V, alla fine del 2025 Marco Balich e il Balich Wonder Studio proporranno al pubblico un labirinto negli spazi del Giardino dell’Esedra. Questo dedalo gonzaghesco vuole rappresentare un percorso fisico ma anche un viaggio metaforico e concettuale in cui mondi effimeri, specchi e trompe l’oeil, sfidano gli spettatori in un gioco tra finzione e limiti della percezione.

La programmazione include un fitto calendario – realizzato in collaborazione con istituzioni culturali e artisti del territorio – di concerti di musica classica e contemporanea, performance teatrali, spettacoli di danza, reading, residenze per artisti e laboratori didattici, declinati sul tema delle Metamorfosi: un ulteriore omaggio alla creatività di cui l’istituzione vuole essere sia la casa sia la cassa di risonanza.

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Il Mito di Venere, armonia sulla terra 

 ''Natura, Ombra e Bellezza''

21.7.2021 - Il progetto VENERE DIVINA. Armonia sulla terra prodotto e organizzato da Fondazione Palazzo Te e Museo Civico di Palazzo Te, indaga le origini del mito e la sua creazione, grazie al recupero cinquecentesco di leggende e di iconografie antiche.  L’esposizione dedica parte del percorso alla diffusione del mito nelle corti europee, al legame della divinità con le acque, i giardini e i parchi, e con la bellezza delle donne dell’epoca.

L'idea è esplorare i diversi volti della dea che hanno popolato l’iconografia europea e italiana del Cinquecento, mostrandone le luci e le ombre, il fulgore e il furore. ''Venere. Natura, ombra e bellezza'' è  a cura di Claudia Cieri Via.

Venere è mito,  armonia e bellezza, nonchè la protagonista indiscussa di favole e narrazioni che hanno animato la letteratura e l’arte rinascimentale e barocca. Ma da dove nasce la forza di Venere? Da dove vengono i suoi poteri capaci, grazie ad Amore e Bellezza, di condizionare i desideri e le azioni degli uomini, di proteggere o tormentare innamorati umani e divini?
 

 

Ma c'erano anche aspetti “pericolosi” ovvero il legame di Venere con maghe e streghe con il culto della dea, secondo gli studi di un progetto voluto dal comitato scientifico composto da Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso, ideato da Fondazione Palazzo Te per completare una riflessione sul femminile in arte.

Ha raccontato questi poteri la mostra Il mito di Venere a Palazzo Te (21 marzo-12 dicembre 2021) cui è seguita una seconda tappa il 22 giugno 2021 con l’esposizione Tiziano. Venere che benda Amore, che ha portato nelle sale del palazzo mantovano Venere che benda Amore, capolavoro assoluto di Tiziano conservato alla Galleria Borghese di Roma. La tela del maestro cadorino presenta Venere nell’atto di bendare il piccolo Eros appoggiato sul suo grembo e costituisce uno dei vertici della rappresentazione della divinità nel Cinquecento.

www.fondazionepalazzote.it

 

 

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