Villa Marlia, la reggia di Lucca
Giardini Italiani: un parco secolare dentro un capolavoro di eleganza
(C.Perer - febbraio 2024) - "Villa Marlia" è la Villa Reale alle porte di Lucca: si trova in località Capannori e può tranquillamente essere definita uno splendore. E' certamente una delle più sorprendenti dimore storiche d’Italia. Se ne innamorò Elisa Bonaparte, sorella dell'imperatore.
I suoi lussuosi appartamenti ottocenteschi, la cappella ed il parco sono tornati a risplendere grazie ad cospicuo restauro conclusosi nel marzo 2020 con l'apertura ufficiale.
L'inverno mite e le giornate di sole invitano le camelie alle prime fioriture e Villa Reale di Marlia inaugura il calendario di aperture straordinarie di febbraio 2024. La reggia che fu di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, e di Maria Luisa di Borbone ha aperto i suoi cancelli sabato 3 febbraio e nei successivi week end di febbraio sarà visitabile.
Un'occasione per una lunga escursione a caccia dei primi fiori della stagione nei 16 ettari del più vasto parco di paesaggio neoclassico della Toscana nord occidentale arricchito dalle sontuose architetture verdi barocche del Teatro di Verzura, delle fontane e peschiere monumentali.
Immersa in un parco secolare e protetta da mura, la Villa Reale di Marlia è un capolavoro di eleganza. E' stata salvata dall’abbandono grazie all’intervento di una famiglia di moderni mecenati svizzeri Henric e Marina Grönberg.
Lo straordinario complesso architettonico e paesaggistico – composto da 3 ville, 2 palazzine neoclassiche gemelle, 16 ettari di parco, 2 cappelle, citroniere, ex scuderie, segherie e fabbricati di servizio – con la sua posizione naturale privilegiata, fu dimora di Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella di Napoleone, che fece della residenza ed il parco un luogo all’altezza delle residenze parigine del tempo. Villa Reale può essere considerata come una delle più complete rappresentazioni dello stile Impero che si impose negli anni di Napoleone.
Il legame della principessa con la residenza di Marlia fu particolarmente appassionato, a lei infatti si devono gli importanti interventi che trasformarono la struttura del palazzo ed i giardini, sul modello della Malmaison, residenza privata di Napoleone e Josephine vicino a Parigi. Donna emancipata e amante delle arti, promosse una vivace vita culturale a corte (la Prima della Fedra di Racine avvenne proprio a Marlia, nel teatro di Verzura).
Gli appartamenti in stile impero di Elisa (della quale ricorre il bicentenario della sua morte avvenuta nel 1820), sono visitabili. Sono stati riportati all’antico splendore grazie all’attuale proprietà, che dal 2015 si è presa cura del complesso avviando un’operazione senza precedenti, per vastità degli interventi ed eccellenza nella cura minuziosa di ogni singolo dettaglio grazie al lavoro dei massimi esperti di restauro ed in collaborazione con la Soprintendenza di Lucca.
Sono tornati in condizioni di eccellenza i 16 ettari del parco monumentale che circonda la Villa, un tesoro dal punto di vista botanico e paesaggistico, sia per la ricchezza di specie e rarità botaniche (tra cui una collezione di antiche camelie, volute proprio da Elisa Bonaparte) sia per la varietà di giardini e architetture al suo interno, risalenti fino al XVI e XVII Secolo, come il Teatro di Verzura più antico d’Europa.
Varcare i cancelli del parco di Villa Reale è come incamminarsi in un viaggio a ritroso nel tempo, ad ogni passo si incontrano scorci di grande effetto e tracce del passato, che affonda le proprie radici fino all’epoca medievale. Il complesso di Villa Reale è straordinario anche perché nella sua vastità riesce ad unire in sé molti elementi architettonici, artistici e paesaggistici, peculiari di ciascuna epoca ed indipendenti. Una stratificazione di stili, espressione del volere di dinastie reali e personaggi illustri, che testimonia l’evoluzione del gusto: all’interno del parco coesistono il Ninfeo cinquecentesco, il Giardino dei Limoni, risalente all’epoca barocca come il Teatro d’Acqua e il Teatro di Verzura, i due viali delle camelie e l’impianto prospettico di gusto romantico voluti da Elisa Bonaparte ed infine gli elementi di inizio Novecento d’ispirazione Art Deco, come il Giardino spagnolo, la piscina, il padiglione dei giochi (oggi adibito a caffetteria), solo per fare alcuni esempi.
Poco dopo l’acquisto, avvenuto nel 1806, Elisa Bonaparte incorporò la confinante Villa del Vescovo (ancora oggi inclusa nel complesso di Villa Reale), il cui giardino comprendeva anche il Ninfeo cinquecentesco con la Grotta di Pan, riccamente decorata. Modernizzò le facciate dell’antico palazzo secondo lo stile neoclassico, oltre a commissionare le decorazioni degli interni.
Fece ridisegnare il Parco secondo il gusto romantico e la moda del Giardino all’inglese: un caso raro in Italia. È grazie a lei se i visitatori odierni del Parco possono godere della prospettiva che dilata lo spazio di fronte al palazzo, caratterizzato da un leggero pendio che esalta il movimento del paesaggio. Elisa Bonaparte e il suo gusto aleggia su tutta l'area. Fu lei ad abbellire il Parco di Villa Reale delle camelie che impreziosiscono due grandi viali.
Se Villa Reale può presentarsi ancor oggi come uno straordinario gioiello di architettura ed arte, lo si deve anche all’intelligente mecenatismo della famiglia Pecci Blunt che ne è stata proprietaria per quasi un secolo, a partire dal 1923. I Conti che qui trascorrevano i mesi estivi tra mondanità e discrezione, commissionarono a Jacques Greber - che all’epoca rappresentava la massima autorità nell’arte dei giardini – il ridisegno di boschi, ruscelli, la creazione di un lago, il Padiglione dei giochi, che attualmente ospita la caffetteria aperta al pubblico, e un’area per lo sport di cui rimane la piscina, con gli spogliatoi, il trampolino in legno ed un potente termosifone originale atto al riscaldamento delle acque.
Sul suo patio trascorsero spensierate giornate personaggi illustri come il pittore Salvador Dalì oppure lo scrittore Alberto Moravia. Ma nei secoli precedenti aveva ospitato grandi artisti e intellettuali del calibro di Niccolò Paganini. Oggi come allora ammiravano la stupende camelie della villa.
Nel 2015 il complesso passò di mano agli attuali proprietari: Henric e Marina Grönberg e solo due mesi dopo il loro investimento una terribile tempesta di vento abbatté molti alberi secolari. Paradossalmente i vuoti conferirono alla villa nuovi scenari e quinte di grande potenza scenografica.
Partirono così i restauri: 15 Cantieri aperti (non tutto è stato ultimato) su una superficie complessiva di circa 6000 mq o per gli edifici e 16 ettari per il parco, coinvolgendo più di 35 restauratori specializzati in legno, metalli, marmo e materiali lapidei, dipinti, affreschi, pavimentazioni. Oltre 100 i professionisti impegnati stabilmente nei cantieri e lavori a porte chiuse, specie nel periodo invernale.
Oggi Villa Reale ed il suo polmone verde, un prezioso patrimonio arboreo che versava in preoccupanti condizioni di abbandono, si prepara ad accogliere eventi culturali di rilievo in collaborazione con gli enti del territorio tra cui Lucca Classica Music Festival, la Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia, il Festival Le Rinascenze.
La Villa è stata aperta al pubblico nel marzo 2020, in un anno un po' sfortunato che non ha potuto permettere al grande pubblico di poterla conoscere e apprezzare. Ma sta già regalando grandi soddisfazioni a questa realtà al cui interno c'è una Cappella intitolata a San Francesco Saverio per i matrimoni cristiani, e una cappella ortodossa per gli ortodossi.
Anche il parco è aperto al pubblico. È oggetto di costanti interventi per garantire e migliorare il benessere del verde, con rimboschimenti annuali a fini ecologici e di ripristino e irrigazione tecnologicamente avanzata su tutta l’area. E infatti...non si vede. Altro miracolo di fine Estetica.
info >
Villa Reale di Marlia, Via Fraga Alta 2, 55014 Marlia, Capannori (LU)
Autore: Corona Perer
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