Droga e alcol: mix sempre pericoloso
Violenza sulle donne - il commento di Isabella Bossi Fedrigotti
di Isabella Bossi Fedrigotti - Torno su un caso di cronaca (nera) del giornale: “Una ragazza chiama i carabinieri, piange, dice di non sapere dove si trova e di essere stata violentata dal conoscente di un amico.”
L’ennesimo episodio di violenza, sospira esasperato il lettore (e ancora di più la lettrice), chiedendosi quando infine gli uomini impareranno a non considerare le donne al pari di selvaggina.
Poi, giorni dopo, le cronache aggiungono dettagli del fattaccio. La ragazza ha 35 anni e in casa di un amico, dove si trovava anche un’altra persona, ha passato una serata di alcool e di droga. Ad un certo momento ha avuto un rapporto sessuale consenziente con l’amico, il quale poi abbandona l’appartamento. A questo punto si fa avanti l’altra persona e avviene la violenza poi denunciata ai carabinieri.
Non ci sono scuse per lo spregevole stupratore, sia chiaro.
Però quanto incidono in tutto questo l'eccessiva familiarità con alcol e droga?
Autore: Isabella Bossi Fedrigotti
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