Viviana Donadello ''La memoria della pelle''
Violenza sulle donne: l'autrice narra la sua storia e il coraggio di dire basta
Oggi si definisce una donna fortunata. Noi la definiamo una Capitana Coraggiosa di se stessa. Ha vissuto sulla sua pelle ciò che narra: la violenza. Ne è uscita e ora vuole solo indicare la strada alle donne vittime di violenza. Viviana Donadello, roveretana di origine ma da tempo residente a Egna, ha anche autoprodotto il suo libro che trasuda coraggio, volontà, caparbietà.
"La memoria della pelle" è un invito ad ascoltare quella voce che urla dentro ogni donna e che dice "meriti di più, meriti rispetto". Quella voce che molte donne tengono bassa, convinte che le cose cambieranno o che riusciranno a cambiarle. E invece la violenza di un uomo, ha origini lontane e ancestrali: non si doma, va solo fermata con un atto di amore per se stesse.
La scrittura può aiutare a elaborare tutto e così Viviana è Nora, la protagonista. E l'invito che rivolge a tutte è di dare ascolto a quella voce interiore. "Non abbiamo voglia di darle retta perché siamo (sì ci sono anche io in mezzo a voi), troppo orgogliosi, troppo pigri o troppo stupidi. Ma quella vocina ne sa più di noi. Sarebbe meglio imparare ad ascoltarla". L'abbiamo incontrata
Perer: Come si definisce oggi? scelga un aggettivo
R: Fortunata
Perer: Quale è stato l'ostacolo maggiore ?
R: L'ostacolo maggiore per me è stata la paura del giudizio, non quello letterario, piuttosto quello personale. Il senso di colpa e la paura sono convinzioni difficili da togliersi di dosso. Ma anche il dover rivivere ogni singolo momento, per questo mi ci è voluto un anno per scriverlo..
Perer: La sua storia è quella di una donna che ce l'ha fatta? Cosa direbbe a chi ancora non ha trovato la voce interiore per denunciare?
R: A chi non ha ancora trovato la forza per andarsene da una brutta situazione direi di aggrapparsi a quello che ha di più caro e lottare per quello. Difficilmente si riesce a pensare solo a se stesse come motivo per scappare, se riescono a picchiarti è perché sono riusciti nell'intento di farti credere di non meritare altro, di non essere abbastanza.
Perer: Lei quanti anni ha atteso per farlo?
R:Sono trascorsi 20 anni tra gli avvenimenti della mia storia e la pubblicazione del libro.
Perer: La scrittura è stata anche un atto di autoterapia?
R:Assolutamente sì, la scrittura è sempre stata il mio modo naturale di esprimere quello che provo, lo scrivere rende tutto reale, ordinato e mi aiuta a fare chiarezza in quello che sento e in quello che desidero...
Perer: Lei ha anche prodotto il libro, ha quindi aggiunto coraggio al coraggio. Aveva provato a proporlo alle case editrici locali?
R: Ho sempre pensato di autopubblicarmi il libro, Un amico poi mi ha consigliato, per scrupolo di mandarlo alle grandi case editrici e io l'ho fatto. Ho aspettato sei mesi durante i quali intanto ho lavorato alla stesura finale del libro e ho fatto disegnare la copertina opera di una ragazza di 16 anni. Poi non avendo risposta ho fatto quello che avevo programmato fin dall'inizio e ne sono molto felice ed orgogliosa..
Perer: Come viene diffuso e come i lettori possono acquistarlo?
R.: I lettori possono acquistarlo presso una libreria indipendente che si chiama Librarsi e si trova a Bolzano in Via Milano 105 oppure direttamente da me attraverso il mio profilo facebook.
Autore: Corona Perer
www.giornalesentire.it - riproduzione riservata*
Commenti (0)
Per lasciare un commento