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2019, ricorderemo queste lacrime?

Il World Press Photo 2019

Ricorderemo queste lacrime? La fotografia ha il potere di accendere sentimenti in forma immediata anche più di un'opera d'arte: perchè risveglia il nostro essere consapevoli del tempo che stiamo vivendo e in casi come questi le nostre coscenze.  ''Crying Girl on the Border '' di John Moore ci ha posto di fronte alla tragedia planetaria di chi fugge, di chi cerca un futuro migliore, di chi è nato dalla parte sbagliata.

Lo scatto mostra la piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, che si dispera mentre la madre viene perquisita da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas.

Una foto che fa il paio con  lo scatto dell’olandese Pieter Ten Hoopen con The Migrant Caravan. L’immagine mostra un gruppo di persone che corre verso un camion che si è fermato per dare loro un passaggio, fuori Tapanatepec, in Messico, il 30 ottobre 2018, per raggiungere gli Stati Uniti (Premio World Press Photo Story of the Year).

Il World Press Photo è il più prestigioso premio al mondo di fotogiornalismo. Giunto alla 62esima edizione il concorso, ideato nel 1955 dalla World Press Photo Foundation, organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede ad Amsterdam, premia ogni anno i migliori scatti che hanno documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo. Il premio ha coinvolto fotografi provenienti da ogni parte dal mondo: in questa edizione hanno partecipato al concorso 78.801 fotografie di 4.738 fotografi di 129 paesi, tra cui l’Italia.

A tutti loro il grazie per lo sforzo che ogni fotografo compie quando allineando intuizione, cuore e capacità ferma l'istante regalandoci uno scatto eterno che ci invita a pensare.

E la domanda resta in capo alle nostre coscenze: sapremo ricordare queste lacrime?

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